martedì 7 febbraio 2012

Incipit


Incomincio a scrivere questo blog enunciandovi qual è la mia idea di vino.
Innanzitutto la definizione scientifica: si definisce vino una bevanda alcolica fermentata ottenuta dalla fermentazione totale o parziale del frutto della vite (vitis vinifera);l’uva.
Per sintetizzare in poche parole quella che è la mia idea di vino utilizzerò il motto coniato da Carlin Petrini di Slow Food:”Buono, pulito e giusto”.
Il vino deve essere buono,deve essere gradevole al naso e al palato e non deve avere sentori fastidiosi. Non potendo oggettivare ciò che è gradevole e ciò che non lo è risulta difficile oggettivare la degustazione del nettare di Bacco.
A mio modo di vedere, con l’esperienza si può arrivare a capire se un profumo o una caratteristica del sapore sono in sintonia con la zona di provenienza,con l’annata di produzione, con la tipologia di uva utilizzata e con il metodo di vinificazione del produttore.
Il vino deve essere pulito,non deve contenere residui chimici dannosi per la salute,dovrebbe provenire da una viticoltura naturale,il più possibile rispettosa dell’ecosistema.
Il produttore dovrebbe rispettare la materia prima, non utilizzando in cantina additivi chimici(che peraltro,spesso,sono consentiti dalla legge). Mi trovo concorde con chi richiede che anche i produttori di vino siano obbligati a riportare in etichetta gli “ingredienti” utilizzati per fare il prodotto.
Il vino deve essere “giusto”, avere un prezzo adeguato al lavoro delle donne e degli uomini che lo hanno prodotto e, in questo senso,a mio modo di vedere,è più giusto premiare i vitivinicoltori contadini che passano il loro tempo in vigna e che,in cantina,non usano mezzi tecnologici i quali (spesso) vengono utilizzati per velocizzare processi che hanno bisogno di tempo e sapienza contadina.
Per questo, nelle prossime settimane, vi presenterò produttori di vino,zone vinicole e carte dei vini, in sintonia con questa filosofia.